giovedì 27 maggio 2010
Claude Monet: il tempo delle ninfee
Un aspetto particolare della vita di Claude Monet,padre del movimento impressionista,era il suo amore per le ninfee,piante acquatiche tipiche
del Giappone.Quasi una ossessione che lo porto' non solo a costruire un giardino orientale nella sua villa di Giverny,ma anche a dipingere decine di quadri che avevano come soggetto queste piante insieme a salici e fiori di ciliegio che tanto amava.
Così nacque la sua ossessione:il Giappone. Fu quasi una folgorazione nata per caso,su una bancarella di Montmartre,il quartiere degli artisti.
Un giorno vide alcune stampe giapponesi denominate "Ukiyo",le cosiddette "immagini del mondo fluttuante",un genere artistico nato nel Dicissettesimo secolo che di solito raffigura paesaggi e scene teatrali.Il pittore ne resto' tanto colpito,al punto da investire da quel momento tutti i suoi risparmi per collezionarle.
L' arte orientale dunque gli ispiro' molte delle sue opere piu' famose come:"Gli iris gialli"(1924),"Il ponte giapponese"(1918)e"Ninfe,effetto sera"(1897).Quadri dove la natura sembrava esplodere in un infinita'di sfmature e dove il sole sembrava accenderla di nuovi colori.
Monet decise così di creare nel suo giardino un paradiso terrestre, tutto ispirato al giappone,con piante rarissime importate dall' oriente:le stesse piante che ritrasse nei suoi meravigliosi quadri.
Così Monet comincio' a vavere due vite:quella di pittore amato dalla critica e quella piuttosto insolita di giadiniere, e quando la luce cominciava ad invadere il suo"mondo" l' ispirazione artistica prendeva il sopravvento.
Purtroppo questa non fu una passione che lo accompagno' fino agli ultimi giorni della sua vita, perchè con l' avanzare dell eta' una malattia lo porto' alla cecita'.
Mori' nel 1926,pochi giorni prima aveva dettato le sue ultime volonta',e proprio come egli aveva desiderato i suoi fiori e le sue ninfee furono lasciate lì nel suo amato giardino.
Fonte testo: Settimanale Di Più 12 ottobre 2009
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